sabato 16 giugno 2012

IN CHIESA

Era un po' che non rientravo in una chiesa: ci vado per i funerali ma non tutti, per i matrimoni, pochissimi, a Natale per la diretta della Messa che produce Euro e quando sono in vacanza. L'ultima mia visita è stata alla Chiesa del Sacro Cuore a Parigi nel periodo di Natale, ero con Andrea, un amico di Ascoli. Beh quella chiesa è proprio mia, l'avrò visitata almeno venti volte, ogni viaggio a Parigi. Mi piace la chiesa vuota, con quel silenzio assordante, dove rimani solo con te stesso. Un po' come quando Morelli dice: trova un momento nella giornata per andare con la mente in un luogo solo tuo, dove non entra nessuno, che tu hai arredato con le cose che ti piacciono di più. Io ci ho messo un vaso di fiori lilium, su un tavolo tondo al centro ed un quadro di rose rosse. Ecco lì ci si entra per essere sicuri di stare da soli. Lo so, sembra una minchiata ma quando ci entro non vorrei più uscire e in quella chiesa l'atmosfera è quasi uguale. E' paradossale: stare in chiesa e poi odiarla. Odio il potere della chiesa e quindi tutti coloro che stanno in Vaticano ma anche davanti al Battistero di Firenze. Vedete soldi e potere, portano solo a pensare ai propri interessi, ai divertimenti sfrenati, escort, orge. Non sono bacchettone, per carità piacciono anche a me, solo che è l'ipocrisia che non sopporto. Siamo tutti uomini, abbiamo gran parte del DNA simile e quindi alla fine un po' tutti uguali lo siamo. Guardate non dico peccatori, perchè guardando l'immagine di Cristo in croce, penso che i peccatori siano tutti quelli che privano la libertà agli altri. Cioè tutti quelli che ogni giorno mettono sulla croce qualcuno: uno che è più abbronzato di un altro, uno che ha gli occhi più a mandorla, uno che ama una persona dello stesso sesso. La grande amarezza che ho quando sono qui dentro è constatare che il mondo è smosso dai soldi e non dall'amore. Amarezza, anche perchè già noi non regaliamo mai un sorriso sincero o facciamo una buona azione al giorno. Prima di uscire vedo sulla destra un bellissimo confessionale antico, in legno tutto intagliato, ha anche le classiche finestrine che si aprono e si chiudono, per ascoltare di volta in volta le confessioni. Mi immagino di essere io dentro, ad ascoltare tutti i peccati dei signori che stanno in Vaticano. Oddio, ci diventerai vecchio! Suonano le campane, è ormai mezzogiorno, esco.

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