mercoledì 18 luglio 2012

EMOZIONI

"Tu chiamale se vuoi, emozioni" cantava Lucio battisti che, anche lui, come Lucio Dalla se ne è andato via troppo presto. Viene da dire che se ne vanno sempre quelli sbagliati. Io invece non so quando chiamarle combinazioni o quando segni del destino. Mi sono fermato a pranzare in un posto al fresco, in una via secondaria vicino al Mercado Central. Con nove euro e cinquanta mi hanno dato un'insalata mista, la paella Valenziana, un dolce e l'acqua, che tutto sommato è un prezzo onestissimo. Come mai da noi non ci si riesce? Mi viene in mente una proposta ma siccome mi mette di pessimo umore, ve la dirò in un altro momento. Torniamo alle combinazioni. Mentre mangio mi viene in mente la classe di ieri e mi chiedo che cosa staranno visitando, magari sono andati già al mare e poi, in maniera maliziosa, come avranno dormito, coppie assortite, come? Non faccio in tempo a pormi la domanda che dalle mie spalle sbucano quasi tutti. Uno dei maschietti e davanti da solo, poi ci sono alcune ragazze, il nostro Mattia che fa il cicerone ed infine l'altro maschietto più piccolo, che cammina abbracciato stretto stretto alla ragazza di colore. Averli ritrovati mi fa sentire un po' a casa tra amici. Sorridono e si divertono tutti. Mi torna in mente il discorso sulla Chiesa: ragazza di colore, diversità, sorrisi e quindi amore: la formula perfetta!

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