martedì 16 dicembre 2014
Bar e rock
E poi ci sono dei bar dove entri per comprarci una maglietta! Cambiano davvero i tempi: una volta si andava dal giornalaio per il quotidiano, oggi invece si prendono le caramelle, i dvd (che peraltro stanno già scomparendo mentre scrivo questo libro), dei gran "pezzi" di plastica, enormi cartoni che alla fine contengono il tuo "solito" giornale. Anzi la qualità del quotidiano è andata a scemare, un po' come i giornalisti. Il primo di questi "strani" bar è stato l'Hard Rock Café, aperto nel giugno del 1971 a Londra, anche se la sua sede principale sta ad Orlando, negli Stati Uniti. Ce ne sono più di 140 in tutto il mondo ed ognuno ha il suo abbigliamento personalizzato. Quindi per chi viaggia, trovare un Hard Rock Café equivale a comprare una t-shirt con il nome della città, che ha il sapore di un "attestato" di passaggio. È un po' come piantare la bandiera sul pianeta che si è appena conquistato. Il meccanismo del collezionista qui entra in gioco. Questa catena di locali vanta una immensa collezione di oggetti appartenuti a grandi rockstar: 85.000 pezzi. Ci si possono trovare le chitarre di John Lennon, Elvis Presley, B. B. King, i pantaloni di Freddie Mercury e gli abiti di scena di Madonna. Molti manoscritti delle canzoni più famose scritte dai più grandi cantanti della storia della musica. A Firenze, per esempio, c'è un cimelio appartenuto a Michael Jackson ed un basso degli Who. A volte diamo dei giudizi o traiamo delle conclusioni sbagliate, spesso a causa della nostra ignoranza ed è proprio quello che mi è successo in questo caso. Come dico sempre "Quando smetterò di imparare, potrò anche morire". Quindi la prossima volta che andrò in centro o visiterò una città nuova, sosta d'obbligo in questo museo musicale moderno, dove comprar una maglietta per ricordo e dove mi berrò un caffè, visto che in fondo è anche un bar.
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